Spesso il malessere psicologico è legato ad un conflitto tra parti di noi mescolate (in gergo più tecnico “confluenti”), che non riusciamo a cogliere e consapevolizzare.
Se non facciamo questo importante lavoro di identificazione e differenziazione, rischiamo di rimanere intrappolati in una vera e propria guerra interna, di cui sperimentiamo solo le conseguenze.
Uno dei segnali per me di un buon percorso terapeutico è quando i pazienti cominciano a dirmi:
“vedi Valentina, io sento una parte di me che…e un’altra che…”
Allenarsi alla conoscenza di se stessi e di tutti i pezzi che ci compongono è una delle chiavi per il nostro benessere psicologico.
E’ solo permettendo a ciascuna parte di esprimere le sue esigenze e i suoi bisogni che possiamo sciogliere il conflitto, e di conseguenza, il nostro malessere
Cosa ti suscita questa fotografia?
Tra chi sta avvenendo questo confronto?